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Immagine del redattoreDr. Carlo Rando

Disfunzione Erettile - Impotenza - diagnosi e cura a Milano


Tenere nascosta la disfunzione erettile o l'impotenza rende tristi e depressi, risolverla ridà serenità.
Affrontare la disfunzione erettile e l'impotenza consente il recupero della serenità.

La disfunzione erettile o impotenza, per quanto detto nel blog precedente e per quanto è ormai ben consolidato nella letteratura internazionale (vedi anche le nostre news) è un sintomo che integra in sé le alterazioni di una o più attività o strutture dell’organismo maschile.


Rimandiamo al blog e alle schede del sito sulla disfunzione erettile o impotenza per i dettagli.


Quanto detto vale per ogni età, dal giovane all’adulto all’anziano, quindi per tutti l’andrologo non deve mai cercare di tamponare solo il sintomo perché spesso ciò fa ritardare la valutazione delle alterazioni dell’organismo maschile.


Quindi l’andrologo per una disfunzione erettile o impotenza deve sempre indagare le ragioni, senza esclusioni pregiudizievoli legate all’età.


Il colloquio iniziale è un passo fondamentale per conoscere le condizioni generali e genitali, lo stato stresso-emotivo, la qualità e la quantità del sonno, della nutrizione, della attività fisico-sportiva del paziente.

Vanno valutate sempre le eventuali terapie svolte nel passato o in corso per i problemi anche apparentemente non connessi direttamente con la disfunzione erettile o impotenza.


La valutazione clinica preliminare deve valutare lo stato generale del corpo (struttura fisica e parametri antropometrici) e delle componenti genitali (prostata, testicoli, pene), senza che siano poste in essere minimizzazioni, soprattutto nei soggetti più giovani.


Seguiranno gli esami necessari a verificare

  • in primo luogo lo stato strutturale delle componenti genitali tramite l’ecografia doppler pelvico-prostatica, testicolare e peniena

  • in secondo luogo lo stato funzionale delle componenti genitali tramite lo spermiogramma, la coltura con metodo Stamey e, se necessaria, l’ecografia dinamica peniena da impiegare solo in caso di un reale sospetto di insufficienza vascolare endocavernosa

  • in terzo luogo i parametri atti a determinare nel sangue il profilo metabolico-ossidativo e nutrizionale, ormonale, immunitario.


Il percorso diagnostico, da gestire nel modo più contestuale possibile, per la disfunzione erettile o impotenza potrebbe richiedere ulteriori valutazioni di approfondimento, anche con la collaborazione di altri specialisti.


Una volta che il percorso diagnostico abbia posto in evidenza una o più ragioni, l’andrologo potrà definire la adeguata strategia terapeutica per quella disfunzione erettile o impotenza, cosicché si

  • riporti l’equilibrio tra i sistemi dell’organismo

  • rimettano in buona funzione gli organi alterati nella funzione e/o nella struttura

  • ripristini l’equilibrio stresso-emotivo, la qualità del sonno, la qualità nutrizionale

  • riporti una equilibrata condizione fisica complessiva (peso, tono muscolare, mobilità).


Nel caso in cui emergano condizioni di alterazione dei corpi cavernosi quale ragione esclusiva o prevalente della disfunzione erettile o impotenza (insufficienza vascolare, fibrosi, disfunzione dell’endotelio, lesioni post-chirurgiche o post-radioterapiche) sono possibili diverse terapie locali che potranno correggere almeno parzialmente tali alterazioni, tra cui:

  • l’applicazione delle onde d’urto

  • la PRP (iniziezione del proprio plasma ricco di piastrine)

  • i vadodilatatori inibitori della PDE5 (sildenafil, tadalafil e successivi)

  • i vasodilatatori attivi sul microcircolo (PGE1 iniettata o in gel trans-uretrale)

  • i fibrinolitici e i calcio-antogonisti.


Nelle situazioni più gravi o irreparabili della disfunzione erettile o impotenza è possibile, quale soluzione d ultima istanza, l’inserimento di protesi che agiscono sostenendo i corpi cavernosi e possono essere:

  • endocavernose, a cilindri solidi flessibili o idrauliche bi/tri-componenti

  • pericavernose (penuma, autorizzata solo negli USA)


Va tenuto presente che le protesi non riempiono completamente i corpi cavernosi e non agiscono sul volume del glande; per incrementare l’effetto di turgidità si potrà sempre ricorrere ai vasodilatatori locali (PGE1 in gel trans-uretrale). Le protesi inoltre possono dare luogo a problemi quali infezione protesica o rigetto della protesi e quindi richiedono sempre un attento monitoraggio.


Per svolgere la diagnosi e ia terapia della disfunzione erettile o impotenza a Milano contatta lo studio del Prof. Dr. Rando, in viale Monza a Milano.

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