La lunga esperienza può far considerare come disfertilità maschile la riduzione della probabilità di indurre una gravidanza in un anno di tentativi adeguati tra il 10^ e il 50^ percentile della tabella WHO 2021, ovvero di avere almeno la probabilità compresa tra il 10% ed il 50%.
Si deve tuttavia tenere presente che la tabella WHO 2021, a nostro parere in modo decisamente inopportuno, tende a considerare normale l’essere sopra il 5^ percentile ovvero di avere almeno il 5% di probabilità di indurre una gravidanza spontanea in un anno. Una indicazione che finisce per far trascurare le questioni agli uomini, che già troppo spesso le minimizzano o nascondono, sia in termini di salute genitale sia in termini di salute complessiva.
Nell’uomo le ragioni della disfertilità maschile, che può essere temporanea o permanente, sono connesse con la produzione dello sperma e/o la sua emissione; l’elenco qui indicato cerca di riassumere le ragioni principali che possono essere singole o associate:
prostatiti o congestione infiammatoria pelvico-prostatica
malattie sistemiche
metabolico-ossidative e nutrizionali
malattie a trasmissione sessuale (infezioni batteriche o virali)
varicocele
criptorchidismo e ipotrofia testicolare
disfunzioni ormonali
traumi testicolari o pelvico-prostatici
malattie immunitarie ed autoanticorpi
infezioni batteriche e virali generali
mutazioni geniche
squilibri epigenetici
La diagnosi della disfertilità maschile si articola su quattro fasi successive:
La prima è la conoscenza precisa dei precedenti eventi patologici e terapeutici sia farmacologici che chirurgici, nonché dello stile nutrizionale e comportamentale dell’uomo.
La seconda deve verificare la storia relativa alla funzione riproduttiva ed in particolare il tempo della pubertà, possibili gravidanze indotte e il tempo di controllo ejaculatorio, le precedenti malattie a trasmissione sessuale, l’impiego di lubrificanti non idonei.
La terza è la verifica attenta delle componenti genitali, in particolare la prostata ed i testicoli, il contenuto dello scroto, nonché la valutazione di aspetti corporei che siano segnali di disfunzioni ormonali.
La quarta richiede le indagini strumentali, di cui le principali sono:
spermiogramma base (pH, volume, concentrazione, mobilità, integrità e produzione oraria) e completo dei test di qualità (ossidazione, frammentazione del DNA, integrità della cromatina, capacità reattiva)
test di Stamey con coltura del secreto prostatico estratto
ecografia doppler pelvico-prostatica e testicolare
determinazione degli ormoni dell’asse ipofisi-testicolo
ricerca degli anticorpi anti-spermatozoi
determinazione del profilo gluco-lipidico e funzionale epatico
determinazione del profilo nutrizionale
determinazione delle microdelezioni del cromosoma Y
La terapia della disfertiltà maschile può essere articolata in diverse soluzioni e deve sempre prevedere le eventuali terapie per le patologie connesse o sottostanti riguardanti gli altri organi, siano essi genitali o di altri distretti: queste andranno risolte o riequilibrate prima o contemporaneamente al trattamento specifico per la disfertilità.
Qualora la terapia della disfertiltà maschile non ripristini il normale grado di fertilità, è possibile ricorrere alla procreazione medicalmente assistita (PMA). Questa è una metodologia che consente di indurre una gravidanza con una probabilità di successo dipendente dalle ragioni che inducono e sostengono la disfertilità.
Pertanto è fondamentale cercare di migliorare significativamente i parametri della capacità fertile e delle proprie condizioni generali così da aumentare la probabilità di successo e in ogni caso di migliorare lo stato di salute personale.
Riportiamo la tabella WHO 2021 relativa ai percentili per la probabilità di gravidanza in un anno in base ai dati dello spermiogramma.
Dobbiamo sottolineare che si può considerare disfertile un uomo che abbia i parametri compresi tra il 10^ e il 50^ percentile della tabella WHO 2021, ovvero che abbia almeno la probabilità compresa tra il 10% ed il 50% di indurre una gravidanza in un anno di tentativi adeguati.
Per la valutazione completa e la terapia della disfertilità maschile a Milano contatta lo studio del Prof. Dr. Rando, in viale Monza a Milano.
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